giovedì 23 giugno 2011

Lei

Lei è come un arcobaleno. Arriva portando i colori nell'aria.
L’hai mai vista vestita di blu? Vedresti il cielo davanti a te.

martedì 21 giugno 2011

Libia

Qualunque sforzo di darci la salute è vano.
Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s'interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s'ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute. Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto. Ed è l'ordigno che crea la malattia con l'abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati. Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.

(tratto da "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo)

sabato 18 giugno 2011

Te Lo Leggo Negli Occhi

Finirà
me l'hai detto tu
ma non sei sincera
te lo leggo
negli occhi
hai bisogno di me
Forse vuoi
dirmi ancora no
ma tu hai paura
te lo leggo
negli occhi
hai bisogno di me
E nei tuoi occhi
che piangono
mille ricordi
non muoiono
perdonami se puoi
e resta
insieme a me
Tra di noi
forse nascerà
un amore vero
te lo leggo
negli occhi
tu lo leggi
nei miei!
tu lo leggi
nei miei!
E nei tuoi occhi
che piangono
mille ricordi
non muoiono
perdonami se puoi
e resta
insieme a me
Tra di noi
forse nascerà
un amore vero
te lo leggo
negli occhi
tu lo leggi
nei miei!
te lo leggo
negli occhi
tu lo leggi
nei miei!
nei miei!